Epistassi = perdita di sangue dal naso.
La causa di questo problema, specialmente nei bambini, è una fragilità dei piccoli vasi sanguigni all'interno del naso ed è un disturbo che si può tranquillamente curare a casa usando un po' di ghiaccio o una semplice pressione delle dita.
Talvolta però il sangue dal naso può essere la spia di un problema più serio, ad esempio l'ipertensione o le malattie che alterano la coagulazione del sangue: quando il naso sanguina in maniera abbondante e ripetuta nel tempo, è necessario cercare le cause del sanguinamento, in modo da curare le malattie che potrebbero essere alla base di questo disturbo.
L'interno delle cavità nasali è una zona molto ricca di vasi sanguigni. Ci sono capillari, vene e addirittura diramazioni arteriose che, in determinate situazioni, possono rompersi e quindi dare origine a queste perdite di sangue. Ovviamente, secondo il tipo di vaso sanguigno che si rompe l'epistassi sarà più o meno grave e guarirà con maggiore o minore difficoltà. Questa situazione di fragilità dei vasi sanguigni del naso non è riconducibile sempre a un'unica causa; ecco perché se l'epistassi si ripresenta nel tempo, oppure se è particolarmente abbondante, è sempre meglio effettuare una visita di controllo dall'otorinolaringoiatra, per verificare quale sia lo stato di salute delle vie aeree e trovare così una spiegazione per questo disturbo.
Quando l'epistassi deve far preoccupare
Quando il naso sanguina, il paziente tende a impressionarsi.
La maggior parte delle situazioni non devono però destare paura; in genere non sono preoccupanti tutte quelle situazioni in cui è immediatamente chiara la causa che ha scatenato l'epistassi. Se questa, per esempio, è conseguente a un urto o sopraggiunge subito dopo uno starnuto, magari in un paziente che soffre di raffreddore e ha le vie aeree particolarmente congestionate, può essere considerato quasi un evento "normale". Bisogna poi tenere conto che l'epistassi colpisce spesso i bambini anche senza una causa apparente e che il caldo, agendo come vasodilatatore, può favorire la rottura dei capillari.
Quando, invece, l'emorragia si verifica spontaneamente,
in assenza di traumi o di cause evidenti, e con una certa frequenza, oppure quando è di grande entità, al punto da richiedere l'intervento del medico di pronto soccorso perché l'emorragia non si ferma da sola, diventa opportuno un approfondimento diagnostico.
Quali esami eseguire
Gli esami consigliabili per verificare l'origine del sanguinamento sono in primo luogo quelli di laboratorio: un esame del sangue per verificare che tutti i valori legati ai fattori della coagulazione siano in ordine è sicuramente necessario perché alcune malattie possono alterare la capacità di coagulazione del sangue e scatenare epistassi ripetute.
Contemporaneamente un otorinolaringoiatra deve esaminare la zona del naso e dei seni paranasali, per verificare che non ci siano cause locali che possano scatenare l'epistassi.
Si utilizzano speciali sonde a fibre ottiche che permettono di visualizzare su un monitor esterno la situazione di quelle zone delle vie aeree, inaccessibili a una visione diretta. Talvolta, poi, può essere necessario ricorrere a una TAC oppure a una Risonanza Magnetica per verificare la situazione delle vie aeree superiori nella sua completezza.
Cosa fare quando sanguina il naso?
Prima cosa non farsi prendere dal panico, specie se accade a un bambino: i bambini più piccoli sono spesso soggetti a fenomeni di epistassi ripetute, che apparentemente non hanno una causa e che si risolvono da sole con il passare del tempo.
Per cercare di limitare l'emorragia è consigliabile applicare una pezza fredda o, meglio, una borsa del ghiaccio alla base del naso. Talvolta è sufficiente mettere nella narice un pezzetto di cotone imbevuto di acqua ossigenata e in poco tempo il sanguinamento si dovrebbe fermare. Se però l'emorragia è abbondante e non risponde a questi semplici interventi, è consigliabile ricorrere al pronto soccorso e lasciare che sia il medico a occuparsi della situazione.
Come può intervenire l'otorinolaringoiatra?
Le modalità di intervento sono diverse: inserire, ad esempio, nella narice dei gel che favoriscono il coagulo, o, se si riesce a individuare la sede della lesione, usare sostanze e strumenti adatti a chiudere, per così dire, la sede dell'emorragia.
Questo intervento si può fare anche con sostanze chimiche quali l'acido tricloracetico o il nitrato d'argento.
Trattamento:
inclinare la testa in avanti per far scorrere il sangue all'esterno
soffiare il naso per liberarlo dai coaguli
premere le pinne nasali all'altezza del setto (questa manovra può essere eseguita solo se si possono escludere fratture del setto nasale)
impacchi di acqua fredda o ghiaccio sulla fronte
se l'emorragia non si arresta in 10/15' portare al pronto soccorso
avvisare i genitori dell'accaduto per un'eventuale anamnesi
Cosa NON fare:
non portare indietro la testa durante il sanguinamento onde:
evitare l'accumulo di sangue e coaguli nella faringe
non riuscire a valutare la portata dell'emorragia
non tenerlo MAI sdraiato, al massimo seduto
Se l'emorragia di tipo spontaneo si dovesse ripetere altre volte consigliare i genitori di far fare indagini di tipo diagnostico dal medico di famiglia.