Essendo in ritardo di due giorni (l'ultimo giorno finiva ieri, immagino) mi domando se non sono fuori tempo massimo.
Magari non mi sono ancora accorto del trapasso e mi sto solo illudendo di scrivervi, sempre che ci sia qualcuno dall'altra parte del filo...
Tutto sembra come prima comunque, i tasti hanno la solita grazia nel cedere alla pressione delle dita, gli uccellini cantano, le comuni voci di sottofondo... ma potrebbe essere tutto facilmente simulato.
Così se ieri o ier l'altro era l'ultimo dei miei giorni, direi che l'ho passato come meglio non potevo, soliti comuni istanti di meraviglia, di presenza, di pace, l'acqua alle piante assetate, un sorriso ai "piscitti" nel vaso con la ninfea, gl'intrattenimenti domestici nell'amore, una partita col ventaglio, qualche calcolo sui fogli in disordine, domande e risposte date e ricevute in simpatia, e tanti piccoli spunti di follia per invitare il nuovo nell'istante che viene...
solo questo, solo questo
e basta